Avrete sicuramente notato anche questa pianta, spesso accanto alla sua amica erba di mare, anche lei commestibile, buona e salutare. Io da piccola la raccoglievo per passare il tempo in riva al mare (cercavo di rimuovere i nodi carnosi, andando alla ricerca del filamento interno), ma ho scoperto solo pochi anni fa e grazie ai miei amici brindisini che è una pianta commestibile. Infatti, nella provincia di Lecce si conosceva, da sempre, l’erba di mare, viceversa in quella di Brindisi la salicornia (già usata nel 1700 dalle suore cappuccine di Santa Maria degli Angeli di Brindisi).

La salicornia (Salicorina europaea L.) è una pianta alofita, dal sapore salato, con proprietà depurative e diuretiche, che cresce nei terreni fango-sabbiosi salati delle zone marine.

Questa pianta è stata usata nella medicina popolare della Corea del Sud per curare vari tipi di malattie, quali la cefalalgia e lo scorbuto. É ricca di sale e minerali tra cui il magnesio, il calcio, il potassio e il ferro, e l’utilizzo del suo estratto vegetale potrebbe essere utilizzato come sostituto del sale purificato per mantenere la salute del sistema cardiovascolare.

Tuttavia, l’effetto degli estratti della salicornia sulla disfunzione vascolare e sulla pressione sanguigna, in confronto a quelli attribuiti al sale purificato, sono poco chiari. In un lavoro del 2016 Panth1 e i suoi collaboratori hanno indagato, utilizzando modelli animali, come e se l’assunzione di estratti di salicornia, rispetto al sale purificato, possano influenzare la funzionalità delle arterie coronarie e della pressione sanguigna. Dagli studi è emerso che la salicornia non induceva disfunzioni all’arteria coronaria, nonostante il suo elevato contenuto di sale. Le analisi hanno rivelato che gli estratti di salicornia contenevano 5-(idrossimetil) furfurolo, acido p-cumarico, acido transferulico e altri composti, tra i quali l’acido trans-ferulico, responsabile dell’effetto protettivo vascolare. Nello studio in vivo, l’elevata assunzione di sale purificato aumentava la pressione sanguigna nei ratti normotensivi e ipertesi, mentre l’assunzione degli estratti di salicornia, che contenevano la stessa quantità di sodio presente nel sale commestibile, causavano pochi effetti sulla pressione sanguigna rispetto all’assunzione di sale purificato.

Chissà se, per migliorare o per impedire l’insorgenza dell’ipertensione, si sostituirà il comune sale da cucina con gli estratti di salicornia… per ora conviene mangiarla 😉 Per i metodi di preparazione cliccate su ricette.

 

1.Panth N, Park S-H, Kim HJ, Kim D-H, Oak M-H. “Protective Effect of Salicornia europaea Extracts on High Salt Intake-Induced Vascular Dysfunction and Hypertension”, International Journal of Molecular Sciences. 2016; 17(7): 1176.